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SIAMO I CATTIVI STUDENTI(UNIVERSITARI)DELLA BUONA SCUOLA!

SIAMO I CATTIVI STUDENTI(UNIVERSITARI)DELLA BUONA SCUOLA!corteo10

A più di 5 anni dall’inizio della crisi, la situazione non è certo migliorata: la disoccupazione continua a salire vertiginosamente, ogni giorno sempre più persone si trovano senza casa e senza lavoro e, nonostante i continui cambi di governo, non si intravede un’uscita da questa crisi.

Sarà il “giovane” Renzi a dare uno spiraglio di luce al nostro triste futuro? Nel RenziPensiero, l’Italia “cambia verso” ma la tendenza no! Ecco infatti che il ministro Giannini continua la solita opera di tagli lineari, spacciandoli come ridimensionamento delle spese inutili e porta avanti a spada tratta l’apertura delle scuole ai privati, finendo il lavoro già iniziato dalla Gelmini nell’università. Tutto ciò mentre i fondi per il diritto allo studio vengono tagliati in tutta la penisola, anche nella “meritevole” Toscana, e migliaia di studenti non riescono ad ottenere una borsa di studio e un’alloggio e sono costretti a lanciarsi nella forsennata giostra del lavoro precario e sottopagato. La nostra ministra vuole implementare l’alternanza formazione-lavoro con il tirocinio obbligatorio, obbligandoci a lavorare GRATIS per una vasta gamma di soggetti interessati ad avere un ricambio costante di forza lavoro a costo zero e a ridurre i salari di tutti i lavoratori. Del resto il futuro ce lo dobbiamo “meritare”, diventando disciplinati e produttivi nell’accumulare crediti formativi in un’università-azienda che sforna manodopera da scagliare nel buco nero della disoccupazione giovanile – che arriva ormai a toccare il 44% – o nel precariato dilagante. A meno che tu non faccia parte di quelle esigue “eccellenze”, frequentate dalla “gente che conta”, a numero blindato e a costi proibitivi. In tal caso ti si apre davanti quel processo di selezione di classe che permette solo ad alcuni privilegiati di diventare classe dirigente.

L’azione del governo non si limita solo a questo ma, millantando una maggiore occupazione e l’uscita dalla crisi, portano avanti una netta e decisa campagna di compressione dei diritti dei lavoratori, rendendoli ricattabili con lo spauracchio del licenziamento, sopprimendo la libertà sindacale e riducendo i costi di produzione per rilanciare la “competitività”. La ricetta non è nuova: infatti si incentiva il precariato (diventato ormai condizione esistenziale tipica del lavoratore moderno) grazie a una selvaggia deregolamentazione dei contratti, mentre chi ha la “fortuna” di avere un contratto a tempo indeterminato vede sparire la tutela dell’articolo 18 dello statuto dei lavoratori, baluardo contro l’arbitrarietà padronale in materia di licenziamenti. Il JOBS ACT di Renzi vuole, dunque, un lavoratore flessibile e riciclabile per una vita intera, che salti da un’impiego a un’altro come una cavalletta, senza la possibilità di alzare la testa per difendersi da qualsiasi angheria sul posto di lavoro, pena il licenziamento o il non rinnovo del contratto.

Siamo stanchi di soffrire sulla nostra pelle per i loro profitti, siamo stanchi di dover essere sacrificati sull’altare del mercato al miglior offerente: come studenti universitari e futuri (o attuali) lavoratori, scendiamo in piazza il 10 ottobre, a fianco degli studenti medi, contro una riforma della scuola che continua a favorire le aziende private calpestando il diritto allo studio e contro il Jobs Act che ci incatena ad un futuro di precarietà e sfruttamento.

CONTRO LA SCUOLA E L’UNIVERSITA’ AZIENDA!
CONTRO IL JOBS ACT!

Collettivo Politico * Scienze Politiche,

Collettivo Scientifico Autorganizzato,

Collettivo di Lettere e Filosofia,

Collettivo di Agraria.

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Per la libertà di movimento .Corteo 4 ottobre.

Abbiamo appreso qualche giorno fa dell’aggressione a un compagno del movimento di lotta per la casa.Martedì scorso ,mentre stava ritornando verso l’Hotel Concorde , dove abita , è stato inseguito da un gruppo di agenti in borghese e in seguito ammanettato, pestato, minacciato, umiliato, prima in strada – a due passi dall’Hotel Concorde occupato – e poi negli uffici della Questura .
Il giorno precedente una conferenza stampa del Movimento aveva iniziato a far luce intorno alla morte di Raphael, ragazzo nigeriano di 18 anni senza documenti che ha perso la vita durante un controllo di polizia, rompendo il muro di bugie costruito dalla Questura per coprire gli abusi degli agenti intervenuti quella sera.
Come compagn* del Collettivo Scientifico Autorganizzato non possiamo che aderire al corteo di sabato 4 ottobre indetto dal Movimento .
Dietro questa vile aggressione si legge palesemente la „vecchia formula „ del colpirne uno per educarne cento , manovra che chi lotta in questa città conosce ormai bene .
Si attacca la libertà di movimento , si prova in qualsiasi modo ad incutere terrore , che sia con le denunce , con i pestaggi. L’oppressione colpisce ogni giorno i proletari di questa città : nelle strade , sui luoghi di lavoro .
Non ci lasceremo intimidire , La paura non entrerà nei nostri corpi.
Risponderemo con solidarietà , scendendo in piazza nuovamente , continuando a portare avanti le nostre lotte e anche di nuove.

Solidarietà al movimento di lotta per la casa.
se toccano uno , toccano tutti.

Sabato 4 ottobre , ore 16 p.zza Tasso Corteo , cittadino per la libertà di movimento.

C.ollettivo
S.cientifico
A.utorganizzato

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Liber* tutt* : solidarietà ai compagni Romani e Napoletani.

CONTRO LA REPRESSIONE, ESTENDERE LA SOLIDARIETÀ, RILANCIARE LA LOTTA!

Nella mattinata di ieri , abbiamo appreso delle ennesime misure repressive messe in atto dallo stato .
Sette compagni del movimento per il diritto all’abitare romano sono attualmente agli arresti domiciliari , altri dieci hanno l’obbligo di firma in questura.
I reati contestati sono adunata sediziosa, rapina, violenza, resistenza e lesioni aggravate a danno di pubblici ufficiali, danneggiamenti aggravati .compiuti nella giornata del 31 ottobre , in cui il movimento romano assedio la conferenza stato-regione .
Nello stesso momento anche tra Napoli ed Acerra, sono stati eseguiti  25 provvedimenti cautelari per varie manifestazioni di protesta che si sono svolte, dal 2010 al 2014, nel capoluogo partenopeo. L’accusa, gravissima, è quella di partecipazione ad associazione a delinquere, finalizzata alla commissione di delitti contro l’incolumità pubblica, l’ordine pubblico e la pubblica amministrazione.
Di fronte a tali atti non possiamo che esprimere piena solidarietà a tutti coloro che sono stati colpiti da tali misure restrittive , e non possiamo non esprimere alcune considerazioni. Prosegui la lettura »

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