Archivio per la categoria REPRESSIONE

Liber* tutt* : solidarietà ai compagni Romani e Napoletani.

CONTRO LA REPRESSIONE, ESTENDERE LA SOLIDARIETÀ, RILANCIARE LA LOTTA!

Nella mattinata di ieri , abbiamo appreso delle ennesime misure repressive messe in atto dallo stato .
Sette compagni del movimento per il diritto all’abitare romano sono attualmente agli arresti domiciliari , altri dieci hanno l’obbligo di firma in questura.
I reati contestati sono adunata sediziosa, rapina, violenza, resistenza e lesioni aggravate a danno di pubblici ufficiali, danneggiamenti aggravati .compiuti nella giornata del 31 ottobre , in cui il movimento romano assedio la conferenza stato-regione .
Nello stesso momento anche tra Napoli ed Acerra, sono stati eseguiti  25 provvedimenti cautelari per varie manifestazioni di protesta che si sono svolte, dal 2010 al 2014, nel capoluogo partenopeo. L’accusa, gravissima, è quella di partecipazione ad associazione a delinquere, finalizzata alla commissione di delitti contro l’incolumità pubblica, l’ordine pubblico e la pubblica amministrazione.
Di fronte a tali atti non possiamo che esprimere piena solidarietà a tutti coloro che sono stati colpiti da tali misure restrittive , e non possiamo non esprimere alcune considerazioni. Prosegui la lettura »

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#cambiailtempo. Gli unici violenti :stato e polizia. Tutt* Liber*

cambia-il-tempo#cambiailtempo : LAVORARE TUTTI PER LAVORARE MENO!

La giornata del 19 ottobre ha visto la partecipazione di circa centomila persone in piazza a Roma, disoccupati, lavoratori, studenti, migranti, movimenti per la casa e per i territori. Una partecipazione dal basso, completamente autorganizzata, che ha sorpreso gli stessi organizzatori. Questa ha dato il segnale di una rabbia latente, di un’insofferenza che sta per esplodere. Ma quello che emerge dalle testate giornalistiche è un’informazione ormai totalmente manipolata, volta a dividere la piazza tra “buoni” e “cattivi”, volta ad oscurare la vera portata politica della giornata, che si è conclusa con un’accampata di centinaia di persone a Porta Pia.

Oggi, con i corpi ancora dolenti per le manganellate, abbiamo l’urgenza e il dovere di stare vicino a chi è stato privato della possibilità di condividere con gli altri la soddisfazione per la manifestazione del 19 Ottobre.Picchiati, arrestati, trasferiti in carcere tra Regina Coeli e Rebibbia. Processati per direttissima, probabilmente martedì. Quindici persone, di cui 6 gli arresti confermati, quindici compagni scesi in piazza, sono stati vittime per l’ennesima volta dell’unica faccia che lo stato ci mostra: quella della repressione. Fin dalle settimane precedenti è stato costruito un clima ad hoc per intimidire i manfestanti sia attraverso la criminalizzazione della data da parte dei giornali sia attraverso a vere e proprie azioni repressive: il venerdì mattina le forze dell’ordine avevano caricato al mercato del Pigneto, travolgendo i commercianti e i clienti oltre che i militanti che stavano semplicemente volantinando. Già dalla sera prima le forze dell’ordine hanno fermato e perquisito i manifestanti che stavano raggiungendo la Capitale, blindandola e creando un clima di tensione molto pesante. Ad alcuni compagni è stato dato addirittura il foglio di via e di denuncia per porto di armi da guerra per il possesso di un casco e una bandiera. Prosegui la lettura »

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4 MAGGIO 2013: In Piazza contro la repressione. Solidarietà per chi lotta!

4maggioIl 4 maggio del 2011 a Firenze ha inizio l’operazione di polizia coordinata dal Gip Rocchi, che portava a diverse perquisizioni ed ai primi arresti nei confronti di diversi militanti del movimento. Un’inchiesta costruita sull’applicazione dell’associazione a delinquere alle lotte politiche e sociali a cui si sommava la contestazione di altri reati: manifestazione non autorizzata, resistenza, oltraggio, danneggiamento, occupazioni, in relazione alle mobilitazioni contro la presenza dei fascisti in città, contro la possibile apertura di un CIE in Toscana, a difesa della scuola e dell’università pubblica o durante manifestazioni di solidarietà nei confronti dei compagni coinvolti in altri processi. Il 13 giugno, a seguito di diverse iniziative di solidarietà, il Gip dette il via alla seconda fase dell’operazione per un totale di 35 misure cautelari tra arresti -uno in carcere e gli altri ai domiciliari – e obblighi di firma, con ben 86 compagni sotto processo.
Esattamente due anni dopo, il 3 maggio 2013, al tribunale di Firenze è fissata la prima udienza del primo grado del maxiprocesso contro il movimento fiorentino che vede come parte attiva al fianco dell’accusa anche le cosiddette “parti civili”: digos e polizia, Confindustria, leghisti e fascisti.

Ma come già accennato questo non è l’unico processo in corso a Firenze.
Ci sono processi che riguardano le mobilitazioni contro la guerra in Libia, contro il sottoattraversamento dell’Alta Velocità e in solidarietà con la Val Susa, altri ancora per azioni e mobilitazioni antifasciste o che riguardano la lotta per il diritto alla casa, dalle occupazioni alla difesa dagli sfratti. Alcuni di questi processi hanno già visto condanne nei vari gradi di giudizio o addirittura per decreto penale, formula per la quale la condanna è emessa direttamente durante le indagini preliminari. Prosegui la lettura »

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verso la giornata del 4 maggio: Le riforme universitarie, il movimento studentesco e la risposta repressiva.

23 Aprile 2013 @ Architettura (piazza Ghiberti)

ore 19:30 Apericena

a seguire dibattito/iniziativa su

LE RIFORME UNIVERSITARIE

IL MOVIMENTO STUDENTESCO

LA RISPOSTA REPRESSIVA.

Parteciperanno

Giulio Palermo

(docente economia politica uniBrescia)

Studenti Milano e Livorno

 

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L’ateneo inserisce Confindustria nel Cda, la Digos denuncia gli studenti: noi rispondiamo rilanciando la lotta

In questi giorni sono state notificate alcune denunce da parte della questura di Firenze contro gli studenti che il 16 Gennaio si erano mobilitati per contestare la seduta del senato accademico che avrebbe approvato l’ ingresso dei privati nel Consiglio di Amministrazione d’ Ateneo. 

Resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale sono i reati di cui sono accusati ben nove studenti fiorentini, colpevoli di aver espresso ancora un forte dissenso verso tutto quello che ci viene imposto dai poteri forti con la scusa dello “stato emergenziale”.

A queste accuse non possiamo che rispondere ribadendo le nostre rivendicazioni: siamo contrari al processo di aziendalizzazione di scuola e università, volto ad assoggettare quello che dovrebbe essere un luogo di elaborazione di sapere e coscienza critica a interessi e logiche privatistiche.

Infatti, nel nostro ateneo, dei tre nuovi membri privati eletti dal senato accademico proprio il 16 Gennaio due fanno parte di Confindustria: essi rappresentano perciò l’espressione diretta degli interessi del capitale privato italiano. Questo cosa comporta? Prosegui la lettura »

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inizia il processo contro il movimento fiorentino: solidarietà agli imputati

INIZIA IL PROCESSO CONTRO IL MOVIMENTO FIORENTINO

Lunedì 4 marzo presso il Tribunale dei minori di Firenze si svolgerà la prima udienza del processo contro due compagni minorenni accusati di diversi reati. Il processo che li vedi coinvolti rientra in quello che abbiamo definito il “processo contro il movimento fiorentino” e che nel maggio e giugno di due anni fa portò all’applicazione di 35 misure cautelari tra arresti – uno in carcere e gli altri ai domiciliari – e obblighi di firma. Il processo contro tutti gli altri 86 imputati già rinviati a giudizio inizierà invece il 3 maggio. Un processo costruito sull’applicazione del reato di associazione a delinquere alle lotte politiche e sociali in cui l’accusa viene rafforzata, oltre che dal numero stesso degli imputati e dagli innumerevoli reati contestati, dalla presenza delle cosiddette “parti civili”: digos e polizia, leghisti e fascisti, banche, enti pubblici e privati che saranno parte attiva nel processo. In pratica gli stessi, diretti responsabili o complici, che hanno messo in campo e difeso le misure di austerità contro i lavoratori e il taglio dei servizi sociali contro quali scendemmo in piazza allora e continueremo a farlo. Sarà fondamentale fare in modo che ogni passaggio di questo processo non cada nel silenzio e che tutti coloro che ancora oggi lottano per un futuro diverso dalle prospettive che abbiamo davanti si sentano coinvolti e diano il proprio sostegno agli imputati. Per questo cercheremo per estendere la solidarietà e stimolare la ripresa di un dibattito sulla repressione tra le realtà e i compagni attivi sul territorio.

SOLIDARIETÀ AI COMPAGNI SOTTO PROCESSO AL TRIBUNALE DEI MINORI

SOLIDARIETÀ A TUTTI GLI IMPUTATI NEL PROCESSO CONTRO IL MOVIMENTO FIORENTINO

Centro Popolare Autogestito fi-sud – Rete dei Collettivi Fiorentini – Collettivo Politiche di Scienze Politiche-
Collettivo studentesco rivoluzionario – collettivo scientifico autorganizzato

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FORNERO A NOVOLI: ANCORA UNA VOLTA MILITARIZZAZIONE DELL’UNIVERSITA’

Questa mattina, 25 gennaio,  gli studenti, una volta arrivati a Novoli, si sono trovati davanti l’ennesima schiera di  digos e polizia, che come di consueto accompagnano la venuta di questi personaggi.
Giusto una settimana fa era prevista la lectio magistralis del governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco in aula magna, iniziativa che avrebbe dovuto spiegare agli studenti i motivi della crisi e come uscirne, legittimando di fatto tutti i provvedimenti di macelleria sociale attuati dal governo “tecnico” di Monti. Visco ha confermato la sua presenza in un edificio presidiato da poliziotti e digos per impedire l’ingresso di studenti “non autorizzati”. Prosegui la lettura »

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NONOSTANTE LA REPRESSIONE DELLA POLIZIA, INTERROTTA la lectio magistralis di VISCO a novoli.

visconovoliOggi, 18 gennaio 2013, un folto numero di studenti medi ed universitari si è riunito in presidio sotto l’edificio D6 del polo delle scienze sociali di Novoli, per contestare la presenza alla “lectio magistralis – ruolo, responsabilità, azioni della banca centrale nella lunga crisi” del governatore della Banca D’Italia Ignazio Visco.

Da sempre contrari ad austerità, privatizzazioni e tagli, anche questa volta abbiamo voluto ribadire che non accettiamo che a parlarci di come si esce dalla crisi sia il governatore di Bankitalia, ovvero chi è parte attiva e integrante nella generazione di questa crisi e ne scarica i costi sulle classi subalterne.

Bankitalia ha ricoperto e ricopre sicuramente un ruolo non secondario: nata come banca centrale controllata dallo stato, viene poi aperto ai soggetti privati con il DPR del 12/12/2000 modificando lo statuto ed eliminando la norma che stabiliva che la maggioranza delle quote di partecipazione al suo capitale fosse in mano statale. Oggi il 94% di Bankitalia è in mano a banche commerciali private ( tra cui Intesa San Paolo con il 30% e Unicredit col 22%). Tra le sue funzioni infatti Prosegui la lettura »

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UNIVERSITA’ PRIVATIZZATA E MILITARIZZATA.

choosy22Nella mattina di oggi, 16 novembre, si è riunito, all’interno del rettorato fiorentino, il senato accademico al gran completo per nominare i 3 membri esterni del consiglio amministrativo di ateneo, come voluto dalla legge Gelmini. Come studenti in lotta da anni contro la privatizzazione e la conseguente aziendalizzazione del sistema formativo in toto, non ultima l’università, abbiamo ritenuto imprescindibile un nostro intervento nel tentativo di bloccare il meeting di affari in cui stavano decidendo a chi svendere il nostro futuro. In piazza ci siamo trovati davanti polizia e camionette e una volta entrati ci siamo diretti subito verso la sala della riunione: là sulla porta abbiamo trovato una schiera di agenti digos, intervenuti sotto richiesta di, udite udite, Alberto Tesi, il “Gran rettore” della nostra università. Questa non è altro che l’ennesima dimostrazione della poca importanza che viene data alla voce di noi studenti, costretti a rimanere fuori dai processi decisionali che ci riguardano in prima persona. Al nostro tentativo di entrare sono subito partite alcune spinte e intimidazioni da parte dei “funzionari dell’ordine”, ben felici di svolgere la loro missione repressiva nei confronti di chi esprime dissenso e opposizione politica. Il senato accademico si è dunque svolto con un sottofondo di cori di denuncia nei confronti di chi ci vuole docili e sottomessi, efficienti macchine produttive di crediti universitari ora, e futuri lavoratori precari poi, sempre dominati dalla schiacciante logica del profitto. Prosegui la lettura »

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