NONOSTANTE LA REPRESSIONE DELLA POLIZIA, INTERROTTA la lectio magistralis di VISCO a novoli.


visconovoliOggi, 18 gennaio 2013, un folto numero di studenti medi ed universitari si è riunito in presidio sotto l’edificio D6 del polo delle scienze sociali di Novoli, per contestare la presenza alla “lectio magistralis – ruolo, responsabilità, azioni della banca centrale nella lunga crisi” del governatore della Banca D’Italia Ignazio Visco.

Da sempre contrari ad austerità, privatizzazioni e tagli, anche questa volta abbiamo voluto ribadire che non accettiamo che a parlarci di come si esce dalla crisi sia il governatore di Bankitalia, ovvero chi è parte attiva e integrante nella generazione di questa crisi e ne scarica i costi sulle classi subalterne.

Bankitalia ha ricoperto e ricopre sicuramente un ruolo non secondario: nata come banca centrale controllata dallo stato, viene poi aperto ai soggetti privati con il DPR del 12/12/2000 modificando lo statuto ed eliminando la norma che stabiliva che la maggioranza delle quote di partecipazione al suo capitale fosse in mano statale. Oggi il 94% di Bankitalia è in mano a banche commerciali private ( tra cui Intesa San Paolo con il 30% e Unicredit col 22%). Tra le sue funzioni infatti c’è quella di controllo delle politiche monetarie e di attuazione delle linee della Banca Centrale Europea, oltre a varie consulenze per il governo. Visco in una recente intervista ha auspicato la formazione di un governo che prosegua il percorso di austerità e di riduzione dei vincoli per banche e imprese. Ha dimostrato così, come la maggior parte dei candidati premier per le prossime politiche, di voler seguire alla lettera l’Agenda Monti, applicazione in Italia delle direttive Bce e della minacciosa lettera che Trichet inviò il 5 Agosto: questa indicava come via d’uscita dalla crisi una serie di cosidette “riforme strutturali” tra cui svendita e privatizzazione dei sevrizi pubblici, distruzione del CCNL, libertà di licenziamento, neutralizzazione dell’articolo 18, tagli all’istruzione, alla sanità, alla previdenza sociale, alle pensioni. Quindi non potevamo accettare che uno dei responsabili e promotori di una università privata e classista, sostenitore dell’austerity, venisse a fare propaganda al Polo di Novoli.
Esattamente come due giorni fa, mentre il Senato Accademico nominava tra i membri esterni del Cda due rappresentanti di Confindustria, anche oggi ci siamo trovati l’ingresso dell’Aula sbarrato da uno schieramento di Digos, pronto a difendere l’ennesima iniziativa di propaganda dei padroni. Di fronte alla nostra determinazione di impedire questo convegno la Digos ha reagito con violenza, con spintoni, calci e pugni, mentre il Rettore Tesi, lo stesso che due giorni fa ha fatto militarizzare il Senato Accademico che svendeva l’università fiorentina, ci proponeva lo spazio per un intervento, inutile e ininfluente contentino. Allontanati brutalmente, ci siamo diretti verso le aule studio e la biblioteca per denunciare agli altri studenti l’ennesimo atto violento da parte della Digos , nello spazio di pochi giorni, contro chi non si rassegna di fronte alla distruzione del proprio futuro.

Non saranno nè violenza nè repressione a fermare la nostra lotta:

 

FUORI BANCHIERI, PADRONI E POLIZIA DALL’UNIVERSITA’!

CHE LA CRISI LA PAGHI CHI L’HA GENERATA!

PER UN’ISTRUZIONE LIBERA DALLE LOGICHE DEL PROFITTO!

 

 

COLLETTIVO POLITICO SCIENZE POLITICHE

COLLETTIVO SCIENTIFICO AUTORGANIZZATO

RETE DEI COLETTIVI FIORENTINI

ISKRA SESTO FIORENTINO

COLLETTIVO QUATTORDICI DICEMBRE PRATO

COLLETTIVO STUDENTESCO RIVOLUZIONARIO

 

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