4 MAGGIO 2013: In Piazza contro la repressione. Solidarietà per chi lotta!

4maggioIl 4 maggio del 2011 a Firenze ha inizio l’operazione di polizia coordinata dal Gip Rocchi, che portava a diverse perquisizioni ed ai primi arresti nei confronti di diversi militanti del movimento. Un’inchiesta costruita sull’applicazione dell’associazione a delinquere alle lotte politiche e sociali a cui si sommava la contestazione di altri reati: manifestazione non autorizzata, resistenza, oltraggio, danneggiamento, occupazioni, in relazione alle mobilitazioni contro la presenza dei fascisti in città, contro la possibile apertura di un CIE in Toscana, a difesa della scuola e dell’università pubblica o durante manifestazioni di solidarietà nei confronti dei compagni coinvolti in altri processi. Il 13 giugno, a seguito di diverse iniziative di solidarietà, il Gip dette il via alla seconda fase dell’operazione per un totale di 35 misure cautelari tra arresti -uno in carcere e gli altri ai domiciliari – e obblighi di firma, con ben 86 compagni sotto processo.
Esattamente due anni dopo, il 3 maggio 2013, al tribunale di Firenze è fissata la prima udienza del primo grado del maxiprocesso contro il movimento fiorentino che vede come parte attiva al fianco dell’accusa anche le cosiddette “parti civili”: digos e polizia, Confindustria, leghisti e fascisti.

Ma come già accennato questo non è l’unico processo in corso a Firenze.
Ci sono processi che riguardano le mobilitazioni contro la guerra in Libia, contro il sottoattraversamento dell’Alta Velocità e in solidarietà con la Val Susa, altri ancora per azioni e mobilitazioni antifasciste o che riguardano la lotta per il diritto alla casa, dalle occupazioni alla difesa dagli sfratti. Alcuni di questi processi hanno già visto condanne nei vari gradi di giudizio o addirittura per decreto penale, formula per la quale la condanna è emessa direttamente durante le indagini preliminari. Prosegui la lettura »

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25 Aprile in piazza santo spirito

61536_4700822280303_1595685303_nAncora una volta, questo 25 Aprile, la Firenze Antifascista sarà in Piazza Santo Spirito.
“Ricordare la Resistenza di ieri per combattere il fascismo di oggi”. Questo il significato che vogliamo dare a questa giornata. Un momento lontano da logiche solo commemorative, istituzionali e retoriche in cui ribadire insieme, giovani studenti, lavoratori, anziani, partigiani, i valori che la lotta Partigiana ci ha lasciato: Solidarietà, Internazionalismo e Lotta di classe. La lotta di Liberazione dal nazifascismo, prima con gli scioperi operai poi con la lotta armata sui monti e nelle città, fu anche lotta contro lo sfruttamento e per la costruzione di una società migliore e più giusta.
La fase storica che stiamo vivendo è segnata da una profonda crisi del sistema capitalista e sono lontani i tempi in cui le classi dominanti parlavano di uno sviluppo illimitato delle forze produttive…
Centinaia di migliaia di posti di lavoro persi, milioni di disoccupati, riforma del sistema previdenziale con impoverimento delle pensioni e innalzamento dell’età per arrivarci, tagli al settore pubblico, alla scuola, alla sanità, nuove tasse e privatizzazioni.
Le politiche di austerità sul piano economico sono accompagnate da un controllo sociale sempre maggiore e un livello repressivo sempre più stringente verso chiunque alzi la testa: assistiamo alla militarizzazione di interi territori, alle cariche della polizia e a processi ed arresti di centinaia di militanti, per non parlare poi della brutalità e della violenza poliziesca durante i fermi e nelle caserme.
Si sta verificando inoltre una ripresa dell’attività neofascista e neonazista in tutta Europa: gruppi e organizzazioni legittimati e sdoganati dalle stesse istituzioni democratiche e pronti anche al “salto di qualità” come possibile alternativa di governo in chiave nazionalista, reazionaria e ulteriormente autoritaria.
Grazie all’impunità e alle coperture di cui godono sono comunque già oggi funzionali al mantenimento di questo sistema soprattutto attraverso la propaganda populista e razzista il cui fine ultimo è il tentativo di indebolire la lotta e l’unità di classe; da una parte con l’attacco diretto contro mobilitazioni di studenti e lavoratori, dall’altra scagliandosi contro i lavoratori immigrati, identificandoli Prosegui la lettura »

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verso la giornata del 4 maggio: Le riforme universitarie, il movimento studentesco e la risposta repressiva.

23 Aprile 2013 @ Architettura (piazza Ghiberti)

ore 19:30 Apericena

a seguire dibattito/iniziativa su

LE RIFORME UNIVERSITARIE

IL MOVIMENTO STUDENTESCO

LA RISPOSTA REPRESSIVA.

Parteciperanno

Giulio Palermo

(docente economia politica uniBrescia)

Studenti Milano e Livorno

 

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L’ateneo inserisce Confindustria nel Cda, la Digos denuncia gli studenti: noi rispondiamo rilanciando la lotta

In questi giorni sono state notificate alcune denunce da parte della questura di Firenze contro gli studenti che il 16 Gennaio si erano mobilitati per contestare la seduta del senato accademico che avrebbe approvato l’ ingresso dei privati nel Consiglio di Amministrazione d’ Ateneo. 

Resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale sono i reati di cui sono accusati ben nove studenti fiorentini, colpevoli di aver espresso ancora un forte dissenso verso tutto quello che ci viene imposto dai poteri forti con la scusa dello “stato emergenziale”.

A queste accuse non possiamo che rispondere ribadendo le nostre rivendicazioni: siamo contrari al processo di aziendalizzazione di scuola e università, volto ad assoggettare quello che dovrebbe essere un luogo di elaborazione di sapere e coscienza critica a interessi e logiche privatistiche.

Infatti, nel nostro ateneo, dei tre nuovi membri privati eletti dal senato accademico proprio il 16 Gennaio due fanno parte di Confindustria: essi rappresentano perciò l’espressione diretta degli interessi del capitale privato italiano. Questo cosa comporta? Prosegui la lettura »

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6 APRILE : LUCI ED OMBRE DELL’INFORMATICA

hack lab

6 APRILE @C.S.A. NexT EMERSON

(via di Bellagio 15)

all’interno della DIY FEST

“BRUGOLE E MERLETTI”

h 13 PRANZO

Benefit A/I e Collettivo Scientifico Autorganizzato

h 14:30 DIBATTITO

“Luci ed ombre dell’informatica”

ne parliamo con il collettivo A/I

a seguire HACK LAB aperto

 

 

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IL FILO ROSSO DELLA GRANDE DISTRIBUZIONE ORGANIZZATA. Incontro con i lavoratori IKEA

DOMENICA 17 MARZO ORE 17

@ CIRCOLO ARCI LAVORATORI

 PORTA AL PRATO

(Via delle Porte Nuove 33)

Perchè la GDO?

La Grande Distribuzione Organizzata non è solo una tipologia organizzativa nel più vasto settore del commercio al dettaglio. Per le dimensioni delle aziende o delle cooperative coinvolte, per l’impatto sul territorio che esse hanno, per l’incidenza sul sistema dei prezzi e sopratutto per il numero di lavoratori coinvolti, la GDO rappresenta il modello organizzativo più importante.

Come tutto quello che accade oggi in FIAT costituisce la cartina al tornasole di un più generale attacco padronale nel settore manifatturiero, così la GDO grava sul mondo del commercio al dettaglio, che da solo impiega il 14% degli occupati europei nell’economia reale di mercato…E pesa anche più in là, su altre fette di lavoratori, considerando la possibilità che hanno i grandi distributori come COOP o IKEA di scaricare sui propri fornitori le fluttuazioni dei prezzi e la compressione delle condizioni lavorative.

Orario pesante, salario leggero

Poiché il ruolo della Distribuzione è quello di “far circolare” le merci prodotte altrove, l’attacco rivolto contro i lavoratori, inasprito dalla crisi generale dei profitti, riguarda i tempi di lavoro. Nei centri di logistica, nelle grandi catene commerciali, l’interesse dei padroni è quello di disporre interamente del tempo di vita dei propri dipendenti, per assicurare una circolazione efficiente al minor prezzo possibile. Tradotto in termini reali ciò comporta un aumento considerevole dei ritmi, una organizzazione del lavoro arbitraria ed un utilizzo indiscriminato dei giorni lavorativi (comprese domeniche e festività). Il caso del polo logistico IKEA di Piacenza è paradigmatico per il ricorso sistematico allo straordinario o alla sottoutilizzazione dei dipendenti, basato tanto sulla variazione dei flussi distributivi quanto sulla artificiale divisione delle maestranze in “buoni” e “cattivi”. Prosegui la lettura »

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LIBREREMO DAY: RESISTI, PREPARATI, AGISCI!

libreremo fest21 MARZO@DINI (DIP. MATEMATICA) 

ORE 13 PRANZO SOCIALE 

DISTRIBUZIONE MATERIALE INFORMATIVO E LIBRI PRIMO ANNO FACOLTA’ SCIENZE E MEDICINA +TESTI DI FORMAZIONE ALTERNATIVA

DALLE ORE 23 FESTA DI AUTOFINANZIAMENTO C.S.A.

ESERCITO RIBELLE e DUCCINO (Hip-Hop)

COSCA JONICA (Raggae Dancehall)

ARMAGHEDDON (Trash)

LIBREREMO è il frutto di un percorso di lotta per l’accesso alle conoscenze e alla formazione promosso dal CSOA Terra Terra, CSOA Officina 99, Get Up Kids!, Neapolis Hacklab. Negli anni, il progetto è stato fatto proprio da altre realtà (soprattutto collettivi studenteschi), che hanno sospinto la diffusione dei libri in formato digitale fuori dalle mura della città di Napoli, verso la gran parte delle città italiane. La diffusione e la condivisione massiccia dei testi consentono la sopravvivenza del progetto anche quando, come purtroppo spesso accade, il sito libreremo.org è offline; in questo caso, i testi possono essere scambiati attraverso un programma di condivisione (come e-mule), digitando “libreremo”, se si cerca un libro, o depositando i files dei libri nella cartella incoming, se si vogliono condividere.

Pensiamo che in un’università dai costi e dai ritmi sempre più escludenti, sempre più subordinata agli interessi delle aziende, LIBREREMO possa essere uno strumento nelle mani degli studenti per riappropriarsi, attraverso la collaborazione reciproca, del proprio diritto allo studio e per stimolare, attraverso la diffusione di materiale controinformativo, una critica della proprietà intellettuale al fine di smascherarne i reali interessi. I diritti di proprietà intellettuale (che siano brevetti o copyright) sono da sempre – e soprattutto oggi – grosse fonti di profitto per multinazionali e grandi gruppi economici, Prosegui la lettura »

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inizia il processo contro il movimento fiorentino: solidarietà agli imputati

INIZIA IL PROCESSO CONTRO IL MOVIMENTO FIORENTINO

Lunedì 4 marzo presso il Tribunale dei minori di Firenze si svolgerà la prima udienza del processo contro due compagni minorenni accusati di diversi reati. Il processo che li vedi coinvolti rientra in quello che abbiamo definito il “processo contro il movimento fiorentino” e che nel maggio e giugno di due anni fa portò all’applicazione di 35 misure cautelari tra arresti – uno in carcere e gli altri ai domiciliari – e obblighi di firma. Il processo contro tutti gli altri 86 imputati già rinviati a giudizio inizierà invece il 3 maggio. Un processo costruito sull’applicazione del reato di associazione a delinquere alle lotte politiche e sociali in cui l’accusa viene rafforzata, oltre che dal numero stesso degli imputati e dagli innumerevoli reati contestati, dalla presenza delle cosiddette “parti civili”: digos e polizia, leghisti e fascisti, banche, enti pubblici e privati che saranno parte attiva nel processo. In pratica gli stessi, diretti responsabili o complici, che hanno messo in campo e difeso le misure di austerità contro i lavoratori e il taglio dei servizi sociali contro quali scendemmo in piazza allora e continueremo a farlo. Sarà fondamentale fare in modo che ogni passaggio di questo processo non cada nel silenzio e che tutti coloro che ancora oggi lottano per un futuro diverso dalle prospettive che abbiamo davanti si sentano coinvolti e diano il proprio sostegno agli imputati. Per questo cercheremo per estendere la solidarietà e stimolare la ripresa di un dibattito sulla repressione tra le realtà e i compagni attivi sul territorio.

SOLIDARIETÀ AI COMPAGNI SOTTO PROCESSO AL TRIBUNALE DEI MINORI

SOLIDARIETÀ A TUTTI GLI IMPUTATI NEL PROCESSO CONTRO IL MOVIMENTO FIORENTINO

Centro Popolare Autogestito fi-sud – Rete dei Collettivi Fiorentini – Collettivo Politiche di Scienze Politiche-
Collettivo studentesco rivoluzionario – collettivo scientifico autorganizzato

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La STORIA e il suo ROVESCIO.OICSEVOR! Dossier contro il revisionismo storico sulla questione Foibe

Di seguito un breve dossier estrapolato dall’incontro con la storica Alessandra Kersevan al liceo scientifico Gramsci di Firenze.

-L’ITALIANIZZAZIONE FORZATA DELLA JUGOSLAVIA

-I CRIMINI DEL FASCISMO SUL CONFINE ORIENTALE

-LE FOIBE FRA RIMOZIONE E MISTIFICAZIONE

SENZA MEMORIA NON C’E’ FUTURO!

CON LA RESISTENZA E DAX NEL CUORE!

CONTRO IL FASCISMO CON OGNI MEZZO NECESSARIO, NO PASARAN!

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OGGI COME IERI CONTRO IL FASCISMO, CON OGNI MEZZO NECESSARIO!

SABATO 9 MARZO ORE 15 @PIAZZA SAN MARCO >>

CORTEO ANTIFASCISTA

Anche quest’anno i neofascisti hanno convocato la loro marcetta nostalgica per ricordare i cosiddetti “martiri delle foibe”. Il Giorno del Ricordo, istituito nel 2004 dal Governo Berlusconi, è indubbiamente diventato un appuntamento di propaganda per tutti i gruppi dell’estrema destra: l’utilizzo di avvenimenti circoscritti nello spazio e nel tempo ed estrapolati dal loro contesto, è chiaramente funzionale al tentativo di riscrivere la storia, equiparando Partigiani e repubblichini e spostando l’attenzione su un falso storico (le foibe) per cercare di coprire i crimini commessi dai fascisti sia durante il ventennio che nel dopoguerra.

Abbiamo sempre parlato dell’attualità dell’antifascismo e dei suoi valori, di quanto fosse importante la battaglia contro quel revisionismo che oggi sta diventando programma politico: non ci stupiscono quindi quelle dichiarazioni che, soprattutto in campagna elettorale, vorrebbero dipingere il fascismo come una rivoluzione che migliorò le condizioni delle classi popolari.

Niente di più falso. La presa del potere da parte del fascismo fu la sintesi dell’accordo tra liberali, padroni e banchieri, appoggiati dalla monarchia e dall’esercito, spaventati dall’avanzata delle forze Prosegui la lettura »

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