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Campagna: “ATAF privata è un inculata”

ATAF PRIVATA E’ UN’ INCULATA!

Dopo un anno dalla privatizzazione dell’ATAF, fortemente voluta dal sindaco Renzi e dal presidente dell’azienda Bonaccorsi, si palesa sempre più concretamente il fatto che questa decisione porta solo una conseguenza: l’asservimento della qualità del servizio al tornaconto del privato.

La (s)vendita di ATAF a Trenitalia, infatti, si inserisce a pieno nel processo che vede nelle classi popolari il soggetto su cui riversare i costi di questa crisi, mentre la classe dirigente continua a garantirsi margini di profitto sempre maggiori. Ciò è facilmente dimostrabile da conseguenze pratiche e materiali: a pagare il caro prezzo delle scelte derivanti dalla privatizzazione, ispirate da logica puramente imprenditoriale, sono i lavoratori, quegli utenti che proprio in questo momento di crisi economica non possono permettersi di sostituire il servizio (sempre più inefficiente) col costoso mezzo privato.

CONSEGUENZE DELLA PRIVATIZZAZIONE PER GLI UTENTI
– aumento del costo del titolo di viaggio.
– tagli alle spese di manutenzione.
– riduzione del 50% del servizio di pulizia.
– taglio alle linee periferiche in quanto meno remunerative.
– soppressione progressiva delle linee notturne e introduzione del bus a chiamata “Nottetempo” al costo di 4 €.
– soppressione delle agevolazioni sugli abbonamenti annuali pe Prosegui la lettura »

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16 FEBBRAIO CORTEO regionale CONTRO I TAGLI ALLA SANITA’

corteo16

SABATO 16 FEBBRAIO>>

GIORNATA DI MOBILITAZIONE REGIONALE

A DIFESA DELLA SANITA’ PUBBLICA 

ORE 15 @piazza S.MARCO

LA SANITA’ NON E’ PROFITTO!

APPELLO A TUTTI GLI STUDENTI E LE STUDENTESSE, MOBILITIAMOCI!

Ai tempi di Monti bisogna essere credibili. Sarà per questo che la “razionalizzazione della spesa pubblica” l’hanno chiamata spending rewiew, puntando sul sapore anglosassone del fonema “spendinreviù” per farci sentire più moderni, più responsabili, anche quando si tratta di ridurre servizi pubblici essenziali.

Come spesso accade però, questo acquisto di credibilità si rivela essere a senso unico, perchè rivolto solo agli investitori finanziari; per altri settori sociali, dire che è una tragedia è dire poco.

Nel comparto sanitario, la suddetta riforma di spesa, insieme al Patto di Stabilità ed al decreto Balduzzi, comporteranno nell’immediato una riduzione di 27.000 posti letto, da aggiungere ai più alti ticket sui farmaci e sulle prestazioni ospedaliere ed all’aumento dell’addizionale Irpef in tutte le regioni. I nuovi provvedimenti, lungi dal rendere più efficiente il servizio, porteranno il numero di posti letto da 4 ogni mille abitanti a 3,7.

Nella “rossa” Toscana lo zelo del Professore ha trovato preziosi adepti nella Giunta Regionale. Nascondendosi infatti dietro il magro paravento della “spendinreviù”, l’assessorato alla Prosegui la lettura »

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8-2-2013:Sciopero e corteo dei lavoratori di Careggi!

sanità.jpgSOLIDARIETA’ CON I LAVORATORI IN LOTTA DI CAREGGI!

Continua la mobilitazione contro l’imposizione del nuovo orario per i turnisti OSS e gli infermieri all’interno dell’azienda ospedaliera di Careggi.

Oggi, 8 febbraio,  si è svolto lo sciopero dei lavoratori.

Nonostante la difficoltà nell’organizzare uno sciopero all’interno di un’azienda sanitaria, il corteo ha visto la partecipazione di centinaia di lavoratori e cittadini incazzati. Presente anche spezzoni dei lavoratori Ataf, Richard Ginori e del Comune, per portare la loro solidarietà ai lavoratori in lotta.

Il corteo ha sfilato per i Viale Pieraccini fino ad arrivare sotto il N.I.C. (Nuovo ingresso Careggi), sede di numerosi uffici dirigenziali.

Li i lavoratori hanno sfogato la loro rabbia contro la dirigenza, con cori, Prosegui la lettura »

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FORNERO A NOVOLI: ANCORA UNA VOLTA MILITARIZZAZIONE DELL’UNIVERSITA’

Questa mattina, 25 gennaio,  gli studenti, una volta arrivati a Novoli, si sono trovati davanti l’ennesima schiera di  digos e polizia, che come di consueto accompagnano la venuta di questi personaggi.
Giusto una settimana fa era prevista la lectio magistralis del governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco in aula magna, iniziativa che avrebbe dovuto spiegare agli studenti i motivi della crisi e come uscirne, legittimando di fatto tutti i provvedimenti di macelleria sociale attuati dal governo “tecnico” di Monti. Visco ha confermato la sua presenza in un edificio presidiato da poliziotti e digos per impedire l’ingresso di studenti “non autorizzati”. Prosegui la lettura »

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22-24 GENNAIO>> presidio permanente @nuovo ingresso careggi (n.i.c.)

SOLIDARIETA’ AI LAVORATORI IN LOTTA DI CAREGGI!

Tre giorni di presidio davanti all’Azienda Ospedaliera di Careggi, da stamani i lavoratori presidiano il Nic (Nuovo Ingresso di Careggi) contro l’Azienda che ha deciso unilateralmente di modificare la turnazione dei lavoratori con un aumento di ore di lavoro e dei ritmi (con il passaggio dal turno in quinta al turno in nona). Vertenza che si inserisce nel quadro delle lotte contro l’assalto di governo e regione alla sanità.

PROGRAMMA PRESIDIO Prosegui la lettura »

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NONOSTANTE LA REPRESSIONE DELLA POLIZIA, INTERROTTA la lectio magistralis di VISCO a novoli.

visconovoliOggi, 18 gennaio 2013, un folto numero di studenti medi ed universitari si è riunito in presidio sotto l’edificio D6 del polo delle scienze sociali di Novoli, per contestare la presenza alla “lectio magistralis – ruolo, responsabilità, azioni della banca centrale nella lunga crisi” del governatore della Banca D’Italia Ignazio Visco.

Da sempre contrari ad austerità, privatizzazioni e tagli, anche questa volta abbiamo voluto ribadire che non accettiamo che a parlarci di come si esce dalla crisi sia il governatore di Bankitalia, ovvero chi è parte attiva e integrante nella generazione di questa crisi e ne scarica i costi sulle classi subalterne.

Bankitalia ha ricoperto e ricopre sicuramente un ruolo non secondario: nata come banca centrale controllata dallo stato, viene poi aperto ai soggetti privati con il DPR del 12/12/2000 modificando lo statuto ed eliminando la norma che stabiliva che la maggioranza delle quote di partecipazione al suo capitale fosse in mano statale. Oggi il 94% di Bankitalia è in mano a banche commerciali private ( tra cui Intesa San Paolo con il 30% e Unicredit col 22%). Tra le sue funzioni infatti Prosegui la lettura »

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UNIVERSITA’ PRIVATIZZATA E MILITARIZZATA.

choosy22Nella mattina di oggi, 16 novembre, si è riunito, all’interno del rettorato fiorentino, il senato accademico al gran completo per nominare i 3 membri esterni del consiglio amministrativo di ateneo, come voluto dalla legge Gelmini. Come studenti in lotta da anni contro la privatizzazione e la conseguente aziendalizzazione del sistema formativo in toto, non ultima l’università, abbiamo ritenuto imprescindibile un nostro intervento nel tentativo di bloccare il meeting di affari in cui stavano decidendo a chi svendere il nostro futuro. In piazza ci siamo trovati davanti polizia e camionette e una volta entrati ci siamo diretti subito verso la sala della riunione: là sulla porta abbiamo trovato una schiera di agenti digos, intervenuti sotto richiesta di, udite udite, Alberto Tesi, il “Gran rettore” della nostra università. Questa non è altro che l’ennesima dimostrazione della poca importanza che viene data alla voce di noi studenti, costretti a rimanere fuori dai processi decisionali che ci riguardano in prima persona. Al nostro tentativo di entrare sono subito partite alcune spinte e intimidazioni da parte dei “funzionari dell’ordine”, ben felici di svolgere la loro missione repressiva nei confronti di chi esprime dissenso e opposizione politica. Il senato accademico si è dunque svolto con un sottofondo di cori di denuncia nei confronti di chi ci vuole docili e sottomessi, efficienti macchine produttive di crediti universitari ora, e futuri lavoratori precari poi, sempre dominati dalla schiacciante logica del profitto. Prosegui la lettura »

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16/01>> privati nell’università NO GRAZIE! 18/01>>contestiamo il presidente di Bankitalia VISCO a NOVOLI

PRIVAT~116 GENNAIO ORE 9:30 TUTTI SOTTO IL RETTORATO PER DIRE NO ALL’INGRESSO DEI PRIVATI NEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DELL’ATENEO

il 16 gennaio il senato accademico nominerà i membri esterni, i cosiddetti “privati”. Tale provvedimento di nomina rende il funzionamento delle università simile a quello delle grandi aziende e , inoltre, consegna il 27% del Consiglio di Amministrazione nele mani di esperti-esterni legati direttamente (confindustria) o indirettamente (enti locali) ai bisogni del capitale privato con forti interessi sul territorio. Tutto ciò è inserito all’interno di un disegno atto a ridefinire il ruolo della formazione così da renderlo completamente funzionale agli interessi dei privati che, dentro e fuori le scuole e le università, cercano di plasmare a loro piacimento la futura classe lavoratrice.

 

 

 

 

viscoCONTESTIAMO LA PRESENZA DEL PRESIDENTE DI BANKITALIA VISCO A NOVOLI

VEN. 18 GENNAIO ORE 15 EDIFICIO D6 POLO DI NOVOLI

Il governo Monti è stato chiaramente un’espressione di industriali, banchieri e gruppi di pressione, ovvero di quegli attori che da sempre hanno un ruolo cruciale nell’attuazione delle politiche antisociali e nella gestione delle “crisi sistemiche” del capitalismo. . In tutto questo,Bankitalia ha ricoperto e ricopre sicuramente un ruolo non secondario: nata come banca centrale controllata dallo Stato, viene poi aperta ai soggetti privati con il D.P.R. 12 dicembre 2006,modificando lo statuto ed eliminando la norma che stabiliva che la maggioranza delle quote di partecipazione al suo capitale fosse in mano statale. Oggi il 94% di Bankitalia è in mano a banche commerciali private (tra cui Intesa san Paolo col 30% e Unicredit col 22%). Tra le sue funzioni c’è quella di controllo delle politiche monetarie e di attuazione delle linee della Banca Centrale Europea, oltre a varie consulenze per il Governo. Mario Draghi, attuale presidente della Bce, nella sua ultima relazione da governatore della Banca d’Italia fissava come obiettivi il pareggio di bilancio e il taglio della spesa pubblica del 5%, poco prima di firmare insieme a Jean Claude Trichet la famosa lettera inviata al Governo Italiano il 5 agosto, la quale indicava come via di uscita dalla crisi una serie di cosiddette “riforme strutturali”che noi preferiamo definire macelleria sociale: totale svendita e privatizzazione dei servizi pubblici, preminenza degli accordi aziendali sul contratto collettivo (CCNL), libertà di licenziare per le aziende, aumento dell’età pensionabile, svendita del patrimonio pubblico, criteri più rigidi per l’accesso alle pensioni di anzianità, riduzione dei salari dei dipendenti pubblici. In definitiva, la soluzione ai problemi che attanagliano l’economia italiana, secondo Bankitalia e Bce, è scaricare sulle classi subalterne i costi della “crisi”.

Non è difficile immaginare, quindi, cosa abbia da dirci il neo governatore Prosegui la lettura »

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STUDENTI E OPERAI UNITI NELLA LOTTA: La Ginori non si tocca!

ginoriSABATO 12 GENNAIO ORE 17 @ RICHARD GINORI OCCUPATA

(VIA GIULIO CESARE 50 SESTO F.NO)

INIZIATIVA

DALLA FABBRICA AL TERRITORIO

DAL TERRITORIO ALLA FABBRICA

RICUCIAMO LA SOLIDARIETA’ DI CLASSE

PARTECIPERANNO:

cobas RICHARD-GINORI || LAVORATORI IN LOTTA DELL’AREA FIORENTINA || IRISBUS avellino

(in coll. SKYPE)

ginori occupata

Oggi, 7 Gennaio 2013, l’azienda di produzione ceramiche Richard-Ginori di Sesto Fiorentino è stata dichiarata fallita dal tribunale di Firenze. Noi studenti, insieme ai lavoratori Richard-Ginori e non  ci siamo riuniti dapprima davanti al tribunale e poi sotto la regione toscana per chiedere una presa di posizione alla giunta regionale; in seguito gli operai e le operaie si sono poi ritrovati in fabbrica dichiarandone l’occupazione ad oltranza. Noi come studenti e “futuri” lavoratori esprimiamo la massima solidarietà alle maestranze e ai dipendenti ex-Richard-Ginori.

La questione Ginori sembrava quasi risolta: Lenox e Apolum avevano fatto l’offerta migliore e l’azienda era già pronta a ripartire. Tutti i creditori avevano ritirato l’istanza di fallimento. Tranne uno che, nonostante fosse creditore privilegiato,  ha deciso di far proseguire l’iter del fallimento: non ci spieghiamo quale logica ci possa essere dietro questa scelta,ma ci viene spontaneo sospettare  di qualche manovra speculativa poco chiara. Prosegui la lettura »

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